Una piccola guida ai migliori cartoons di Donald Duck
Di Nunziante Valoroso
Lo scorso 9 giugno ha compiuto ben 86 anni, portati benissimo. Paperino (Donald Duck, in originale) è uno dei più popolari personaggi della sterminata “Banda Disney”, uno dei più veri, più umani, e al tempo stesso più divertenti. Una vera stella sia dello schermo che della carta stampata, con innumerevoli pubblicazioni sia a fumetti, sia nella narrativa per ragazzi, con storie a fumetti disegnate da autori geniali come Carl Barks e i nostri Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa. Non bisogna però dimenticare che, principalmente, Paperino è stato un divo del cinema. La prima apparizione del papero è nella “Sinfonia Allegra” The Wise Little Hen (La gallinella saggia) , uscita appunto il 9 giugno del 1934 e già si delinea uno dei principali tratti del carattere: la pigrizia e una certa predisposizione a gabbare il prossimo. Questo papero che, insieme all’amico Meo Porcello gestisce il “Club dei fannulloni”, fa subito breccia nel cuore del pubblico. Walt Disney intuisce subito le grandi possibilità del personaggio e gli animatori sono ben contenti di potersi dedicare ad un carattere più interessante rispetto a Topolino, che ha perso da tempo il carattere birichino degli inizi ed è diventato un tipetto perbene, per il quale è sempre difficile trovare nuove situazioni divertenti da sfruttare.
Il Papero viene subito affiancato a Topolino nel cartoon Orphan’s Benefit del 1934, in cui partecipa allo spettacolo di beneficenza organizzato per gli orfanelli e cerca disperatamente, malgrado i subdoli attacchi dei ragazzini, di recitare la poesia “Mary aveva un agnellino”. Il cortometraggio verrà rifatto praticamente identico, in Technicolor, con il nuovo “look” dei personaggi, nel 1941. Nel 1935 e 1936 si impone il terzetto composto da Topolino, Paperino e Pippo, con titoli come Band Concert (primo cartone di Topolino in Technicolor, in cui Paperino disturba in continuazione Mickey, impegnato a dirigere un concerto) , Mickey’sfirebrigade e Moving Day. Nel 1937 ecco il primo corto in cui il nostro è protagonista, Don Donald, in cui compare anche una prima versione di Paperina, chiamata qui Donna Duck. Altri capolavori di quell’anno sono Hawaiian Holiday, Clock Cleaners e Lonesome Ghosts, in cui il trio di amici è scatenato. L’ultimo corto elencato sarà di ispirazione per il film “Ghostbusters”. Tra i cortometraggi usciti nel 1938 sono imperdibili Boat Builders, Donald’snephews (in cui compaiono per la prima volta Qui, Quo e Qua), Mickey’s Trailer e The Whalers. Nel 1939 Paperino avrà a che fare col voracissimo cugino Ciccio (che, nei fumetti, conosciamo come aiutante di Nonna Papera) in Donald’scousinGus. Con l’entrata in guerra degli Stati Uniti parte dello studio viene requisita dall’esercito. Disney inizia la produzione di alcuni cartoni di propaganda bellica e Paperino è una delle “stelle” reclutate. Vincerà anche un Oscar con DerFuhrer’s Face (1943), film fortemente antinazista in cui il nostro ha l’incubo di vivere in Germania, costretto a lavorare in una fabbrica alienante. Di quello stesso periodo (1942) sono due dei migliori corti di Topolino, Mickey’sBirthday Party e Simphony Hour, in cui il papero è particolarmente vivace.
Nel 1940 gli è accanto per la prima volta Paperina nella sua veste ufficiale, in MrDuck Steps Out. Quando, nel 1941, su invito del governo americano, Walt Disney effettua un viaggio promozionale per la politica di “buon vicinato”, in America Latina, insieme ad un gruppo di suoi animatori, sfrutta l’occasione per produrre una compilation di cartoni che viene distribuita insieme, nel 1943, col titolo Saludos Amigos. Nell’ultimo episodio, Aquarela do Brasil, accompagnato dai celebri brani Ticoticoe Brazil, Paperino è protagonista e, iniziato alle bellezze del samba dal nuovo personaggio del pappagallo brasiliano Josè Carioca, entra definitivamente nella leggenda del cinema. Nel 1944 il rapporto tra Paperino e il Sudamerica continua con I Tre Caballeros (The Three Caballeros) , scatenata ed affascinante combinazione di animazione e riprese dal vero. A Paperino e Josè si aggiunge il galletto messicano Panchito e il trio viaggia attraverso varie regioni del paese, accompagnato da una colonna sonora strepitosa che contiene classici come Bahia, Solamente una Vez, la Bamba. Nel 1947 Paperino è protagonista, insieme ai vecchi amici Topolino e Pippo, del secondo episodio del lungometraggio Bongo e i tre avventurieri(Fun and Fancy Free) e si esibisce, insieme a Pippo, in una comica versione del classico napoletano Funiculìfuniculà.
Nel frattempo i cortometraggi continuano e, in quello stesso 1947 vengono introdotti i due più simpatici antagonisti del papero, Cip e Ciop, nel cartoon Chip and Dale. L’anno dopo Paperino torna insieme a Josè Carioca per danzare, sull’organo Hammond della celebre organista Ethel Smith, il classico brano Cavaquinhodi Ernesto Nazareth, ne Lo Scrigno delle Sette Perle (Melody Time). Nel 1952, ecco quello che, forse, si può considerare il capolavoro di Paperino: Trick or Treat, in cui il nostro si trova ad affrontare la simpatica strega Nocciola, alleata dei nipotini Qui, Quo e Qua nella caccia ai dolcetti di Halloween. Nel 1953 viene poi introdotto, in una simpatica serie di cartoni, l’’orso Onofrio, abitante del parco di Brownstone, che si trova spesso ad affrontare il papero; il migliore di questi cartoons è senz’altro Rugged Bear, in cui l’orso cerca scampo dai cacciatori nella baita di montagna di Paperino, camuffandosi da tappeto di pelle d’orso, con tutte le logiche conseguenze. Verso la fine degli anni’50 la produzione di cortometraggi diminuisce sempre più, ma Paperino lascia ancora il segno: in Paperino nel mondo della matemagica (Donald Duck in Mathmagic Land, 1959) viene impiegato per spiegare le meraviglie della matematica nascoste nel mondo che ci circonda; in Paperino e l’ecologia (The Litterbug, 1961), interpreta i vari tipi di “sporcaccioni” che inquinano il pianeta coi rifiuti, in un cortometraggio oggi più che mai attuale, assolutamente da riscoprire. Nel frattempo è arrivata la televisione e Walt Disney produce le sue serie Disneyland e The Wonderful World of Color, in cui Paperino è spesso protagonista. Il papero tornerà sul grande schermo anni dopo, insieme a Topolino e Paperone, nella parte del nipote di Scrooge, Fred, in Canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol, 1983) e sarà protagonista dell’episodio dell’Arca di Noè in Fantasia 2000 (Id., 2000).