Madame Web recensito da Fabio di Spidermanitalia
Quanto segue contiene spoiler di Madame Web
Se pensavate di aver toccato il fondo con Venom 2 e Morbius, con la visione di questo film potrete scoprire che manca ancora decisamente molto alla fine dell’abisso.
Per cavalcare la metafora possiamo proseguire decretando senza alcun dubbio che le uniche scintille della pellicola sono i riferimenti a Spider-Man: piccole luci in un buio fondale oceanico generate dalla bioluminisità di una creatura noiosa pronta ad inghiottirvi e a farvi cadere nel torpore più assoluto. Ogni cosa si incastra alla perfezione infatti sono presenti numerosi jump scares proprio per evitare che il pubblico in sala perda il filo di una trama che stenta a decollare condita qua e là con sprazzi delle peggiori soap operas sudamericane ma anche con notevoli esagerazioni alla Fast & Furious.
In diversi punti del film sembrava di assistere ad una produzione di Renè Ferretti, un perfetto mix fra “Gli Occhi del Cuore 3” e “Medical Dimension”: se vi siete arrabbiati per il murales di Spider-Man nel trailer di Morbius sentendovi scammati, nulla vi può preparare a questo nuovo lungometraggio Sony il cui unico scopo sembra non essere intrattenervi ma buttare nel calderone un altro progetto per non perdere i diritti del più celebre tessiragnatele.
La storia ruota attorno al villain Ezekiel Sims che è tormentato da visioni nelle quali un team composto da Spider-Ragazze gli toglie la vita e per evitare che succeda si mette sulle tracce delle giovani per liberarsene prima che diventino un problema. Il leitmotiv dell’intera sceneggiata è la fiducia: che sia un messaggio subliminale di Sony in vista della prossima uscita del film su Kraven? Una cosa è certa: se Dakota Johnson fosse stata davvero in grado di prevedere il futuro, con tutta probabilità non avrebbe accettato il ruolo e forse ci saremmo risparmiati uno dei progetti più inutili della storia dei cinecomics.
Dimenticabile.
Madame Web arriva nei cinema il 14 febbraio.