Cosa accadrebbe se un gruppo di amici leggessero il proprio oroscopo usando un mazzo di tarocchi maledetto? Questo è ciò che racconta La profezia del male (Tarot), in uscita il 9 maggio nelle sale, il nuovo film horror scritto e diretto da Spencer Cohen e Anna Halnerg, basato sul romanzo Horrorscope di Nicholas Adams, distribuito da Sony Pictures.
Punta di diamante del cast Jacob Batalon, conosciuto ai più come Ned, l’amico “sulla sedia” di Peter Parker, come gli piace definirsi, nei film su Spider-Man con protagonista Tom Holland.
La profezia del male segue quel filone di film horror commerciali senza pretese con l’intento di attirare un pubblico principalmente adolescenziale, sfruttando una trama trita e ritrita, lasciate che vi spieghi l’archetipo narrativo alla base: un gruppo di adolescenti utilizza un manufatto all’apparenza innocuo per qualche gioco, per infine rivelarsi maledetto.
Ecco questo è ciò di cui parla la pellicola, il manufatto in questione è un mazzo di tarocchi dove la protagonista Haley (Harriet Slater) appassionata di oroscopo, si cimenta nella lettura del destino dei suoi amici durante il compleanno di un membro del gruppo. Una volta tornati alla vita di tutti i giorni, le profezie cominciano a prendere forme portando uno ad uno degli amici ad una fine spaventosa, con la carta dei tarocchi che gli è uscita.
Un film che racchiude i più classici dei cliché del genere, con tanto di jump scare che definire prevedibile sarebbe dir poco, si può anzi dire tranquillamente che tutto il film è basato sulla struttura classica del film teen horror.
In una struttura narrativa che permette di variare stile di spavento e regia anche in base alla creatura che ci si ritrova davanti, come venne fatto in Scary Stories to Tell in the Dark (André Øvredal, 2019), permettendo di tenere alta l’attenzione dello spettatore.
Come ultimo punto; gli appassionati di trucco prostetico e di effetti speciali troveranno notevole la realizzazione e la rappresentazione delle varie creature del mazzo dei tarocchi presenti nel film, partendo dall’Appeso fino all’Eremita.
In conclusione: un’occasione sprecata, il materiale di partenza era anche interessante, visto l’argomento che ha di per sé già qualcosa di misterioso, ma il modo in cui è stato realizzato non lo rende un prodotto valido, si sperava che dopo Talk to Me (Fratelli Philippou, 2023) gli horror teen potessero prendere un’altra piega, ma si confermano quello che sono, ossia filmetti dimenticabili che rimarranno nella mente degli spettatori solo per pochi giorni per poi passare a quello successivo.