È bello rivedere un classico dopo tanto tempo, specialmente se è poco conosciuto come La notte dei demoni (Night of The Demons), specialmente se è l’anniversario della sua uscita, fanno trent’anni dalla sua uscita, ho un buon ricordo di questo film, se ho deciso di rivedere questo film dopo tanto tempo poiché solo adesso ho avuto la possibilità di vedere i sequel e i remake dato che purtroppo solo il primo è stato distribuito in italiano, anche se nessuno di essi mi è piaciuto come il primo, il film è chiaramente ispirato/influenzato da la serie “La casa” di Sam Raimi e da Dèmoni e Dèmoni 2… L’incubo ritorna di Lamberto Bava i quali sono ispirati anch’essi da Sam Raimi.
Tali film fondono elementi del genere zombie col genere demoniaco/possessione demoniaca, La notte dei demoni si ispira ad essi aggiungendo anche elementi del genere slasher. Alla regia abbiamo Kevin S. Tenney già regista due anni prima di Spiritika (Witchboard), a che fare sempre col paranormale e con lo spiritismo.
La trama vede un gruppo di ragazzi che in occasione di halloween si recano ad una festa organizzata da Angela Franklin,una ragazza considerata strana e praticante della stregoneria, e dalla sua amica Suzanne, la festa si tiene alla Hull House, un vecchio obitorio che si dice sia maledetto da spiriti maligni. Lì ad un certo punto Angela decide di fare una seduta spiritica come gioco utilizzando uno specchio, purtroppo per lei viene evocato un demone che era intrappolato nel forno crematorio che inizia col possedere Suzanne, poi la stessa Angela e poco a poco inizierà ad uccidere e a possedere tutti. Ciò che per me rende La notte dei demoni un film perfettamente riuscito è il saper dosare bene gli elementi, in molte scene è presente la tensione, la suspence su ciò che accadrà, dato che tutto si muove in maniera graduale, le stesse inquadrature sono ottime e alcune di esse sono ispirate proprio a quelle di Raimi, tipo il film mostrato dal punto di vista del demone, che sfreccia per la casa o l’inquadratura dello specchio rotto in mille pezzi che riflette i personaggi, tutto ciò contribuisce inoltre a dare al film un’atmosfera di pericolo costante nonché di isolamento. C’è poi lo splatter, il gore che neanche quello è eccessivo ma è soddisfacente, fra tutte la scena in cui Suzanne indemoniata ficca le dita negli occhi ad uno degli altri personaggi arrivando a ucciderlo, c’è poi la scena in cui Angela dopo essere stata posseduta inizia a ballare, la sua danza attrae un altro dei ragazzi, lei lo bacia e dopo gli stacca la lingua e la sputa, è poi presente una scena che non è splatter ma è abbastanza disturbante che è poi la scena cult del film, Suzanne posseduta inizia a prendere il rossetto e passarselo su tutta la faccia e dopo se lo passa sul sul petto e sui seni, ad un certo punto però lo prende e se lo ficca totalmente dentro un capezzolo! Questa scena poi porta anche ad un altro elemento del film, quello sessuale, sono presenti scene di nudo e scene sexy all’interno del film com’è tipico dei teen-horror, nel film tutte le ragazze presenti a parte il personaggio di Helen, sono protagoniste di questo tipo di scene. Forse quella più memorabile è quella di Suzanne, interpretata dalla Scream Queen Linnea Quigley,la quale è famosa per aver partecipato a Il ritorno dei morti viventi, dove era protagonista di un’altra scena cult che era quella dello spogliarello fra le tombe e dopo avrebbe partecipato a vari B-movie sia horror che sexy, per lei quindi queste scene erano ordinaria amministrazione. Le scene in questione sono all’inizio quando la vediamo distrarre i dipendenti di un supermarket chinandosi abbassandosi la gonna per permettere ad Angela di rubare alcuni oggetti per la festa, l’altra è nella scena menzionata prima quando Suzanne decide di passarsi il rossetto su tutto il corpo e sui seni.
Anche Il personaggio di Angela, interpretato da Amelia Kinkade il cui ruolo di Angela è praticamente quello più importante della sua carriera di attrice interpretandolo anche nei due sequel, è protagonista di una scena leggermente sexy, anche se a paragone delle altre è piuttosto casta, dopo essere stata posseduta inizia a ballare una danza che è abbastanza inquietante e in questa danza lei fa delle capriole in cui mostra le sue mutandine. C’è poi la scena in cui vediamo Judy, interpretata da Cathy Podewell, che si cambia per andare alla festa e in quella scena rimane solo con la biancheria intima e attraverso il reggiseno si vede tutto, c’è poi il ragazzo che ha un rapporto sessuale con la sua ragazza di origine asiatica addirittura in una bara. Ciò porta anche ad un altro elemento del film: l’umorismo,nel film è presente anche questo elemento. Già la scena di sesso nella bara, ha qualcosa di bizzarro e umoristico, c’è poi il braccio mozzato che si muove da solo o certi dialoghi tra Jay e il fratello di Judy e la scena con la madre, la parte più folle però lo si ha alla fine con il vecchietto che era apparso all’inizio del film il quale subendo gli scherzi e le prese in giro di un gruppo di ragazzi, fra cui quelli che avrebbero partecipato alla festa alla Hull House, decide di fargliela pagare cara, mettendo rasoi nelle mele.
Alla fine del film all’inizio della giornata col sole che spunta il vecchio mangia una crostata, la moglie gli dice che tutta la notte ha cucinato e che ha fatto delle crostate proprio con le mele con dentro i rasoi e una di esse è quella che sta mangiando lui, i rasoi gli lacerano la gola e la moglie dopodiché va da lui, lo bacia e dice “Buon Halloween, caro”, pura follia! È buffo che il regista abbia deciso di concludere così il film.
Voglio concludere citando alcuni dei partecipanti,anzi alcune delle partecipanti, tre attrici del film spiccano particolarmente:una è la già citata Linnea Quigley di cui ho già detto, le altre due sono Amelia Kinkade, interprete di Angela, la quale disse di aver voluto interpretare quella parte perché considerava divertente interpretare un demone che uccide tutti invece di una ragazza che viene spaventata e uccisa da esso, inoltre essendo una danzatrice professionista è anche l’autrice delle coreografie di danza di tutte e tre i film, il che si nota anche, al giorno d’oggi Amelia si è ritirata dalla recitazione ed è diventata famosa per essere una “comunicatrice” per animali e ha scritto dei libri su tale argomento e anche altri libri per bambini e romanzi crime. C’è poi Cathy Podewell interprete di Judy che più tardi avrebbe partecipato a Dallas.
Purtroppo tale film in Italia non è molto conosciuto, è stato distribuito negli anni ’90 e solo in VHS mentre i due sequel e il remake sono inediti in Italia,in America invece è un cult,per me è un piccolo capolavoro dell’horror.
RECENSIONE DI GIUSEPPELYNCH