Arriva il 3 novembre al cinema «Io sono Babbo Natale», l’ultimo film con protagonista Gigi Proietti: «Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai»
La barba bianca, la giubba rossa e una cantina piena zeppa di giocattoli: l’ultima apparizione di Gigi Proietti sul grande schermo ha le sembianze di Babbo Natale. Il film è Io sono Babbo Natale, è diretto da Edoardo Falcone e arriverà al cinema il 3 novembre, con un mese di anticipo rispetto alle vacanze natalizie, una sorta di regalo anticipato per dare l’ultimo saluto a Proietti, scomparso il 2 novembre del 2020, giorno del suo ottantesimo compleanno. In questa commedia molto leggera e molto divertente interpreta Nicola, un simpatico signore che custodisce gelosamente la sua vera identità, ossia quella del Babbo portadoni che ogni 25 dicembre fa la felicità di milioni di bambini.
A smascherarlo, senza farlo apposta, è però, Ettore, interpretato da Marco Giallini, un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata che non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. Almeno fino a quando non si imbatterà in Nicola e deciderà di rivoluzionare la sua vita cercando di carpire i segreti più succulenti sull’essere un Babbo Natale in incognito. Il film, prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment e Rai Cinema, è scritto e diretto da Edoardo Falcone e interpretato, tra gli altri, anche da Barbara Ronchi, Daniele Pecci e Antonio Gerardi.
«Un film che nasce per tutti ‐ grandi e piccini: si diceva un tempo ‐ ma senza essere necessariamente un “family”, almeno nell’accezione più logora del termine. Una volta tanto non c’è il “cattivo” di turno che vuole distruggere il Natale e la “magia delle feste”» ha detto il regista in merito al film prima di specificare di aver scritto i due personaggi principali pensando agli attori che li avrebbero interpretati, ossia Marco Giallini e Gigi Proietti. «Nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità. Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero».