“La mia giacca di pelle di pelle di serpente! Ti ho mai detto che questa giacca rappresenta il simbolo della mia individualità,ed il mio credo nella libertà personale ?” Così dice Sailor dopo essere uscito di prigione quando lo viene a prendere Lula all’uscita dal carcere e gli porge la giacca; Cuore selvaggio (Wild at Heart) è un film tratto da un romanzo di Barry Gifford ed è adattato dal David Lynch, il quale dà al film il suo tocco personale, so che Lynch inizialmente doveva solo produrlo ma dopo averlo letto decise di dirigerlo ed adattarlo per lo schermo egli stesso, il film mescola violenza disturbante e visionaria con sesso e umorismo nero senza contare gli elementi del bizzarro tipici di Lynch, come il costante riferimento al mago di Oz, per questo stile più tardi diverrà famoso Tarantino, dal quale sarà stato influenzato senz’altro, in questo è una fortuna che venne adattato prima della sua affermazione come cineasta altrimenti sarebbe stato considerato come una sua scopiazzatura, come è successo a tanti altri film successivi; la trama vede due ragazzi innamorati, Sailor e Lula, che fuggono per tentare di avere un futuro migliore lontani da Marietta Fortune, la perfida madre di lei che non approva il suo rapporto con Sailor e che ne aveva causato la carcerazione mandando qualcuno ad ucciderlo, ma Sailor si era difeso uccidendo l’aggressore ed era finito in carcere, durante la loro fuga incontreranno un sacco di persone, molte di esse bizzarre; per Lynch il messaggio del film è quello di trovare l’amore all’inferno, in una scena Lula dice”È un mondo cattivo, senza pietà che racchiude dentro di sè un Cuore selvaggio”, infatti il film mostra proprio un mondo selvaggio e pieno di brutte cose, si veda la scena in cui Lula guida e sente continuamente alla radio notizie su omicidi e disgrazie, in un mondo come questo l’unica cosa pura è l’amore, il quale è esso stesso selvaggio da come si può vedere dalle scene di sesso spinte di Sailor e Lula, in questa parte Lynch e stato bravo ad inserire i collegamenti col mago di Oz dando alla storia elementi propriamente favolistici con Lula che vorrebbe fuggire dalla realtà e stare sull’arcobaleno, è anche questo quello che colpì Lynch del romanzo, la parte riguardante i sogni e che lo ricollegava al suo cinema, nella parte dei due protagonisti abbiamo Nicolas Cage e Laura Dern i quali erano stati immaginati come protagonisti non appena Lynch ha letto il libro, Cage in questo film è molto bravo, la sua bravura è tale che persino coloro che sono critici di lui lo hanno riconosciuto, qui ha persino cantato veramente le canzoni del suo personaggio,un fan di Elvis, Laura Dern aveva già lavorato con Lynch in Velluto Blu e qui aveva deciso di rompere per una volta il proprio codice di niente nudità nei film perché si trovava a suo agio nel film e con la storia, ci sono poi altri personaggi interpretati da alcuni degli attori di Twin Peaks:Sherilyn Fenn che nella serie interpreta Audrey Horne qui interpreta la ragazza dell’incidente, Grace Zabriskie che nella serie interpreta Sarah Palmer qui interpreta Juana Durango, David Patrick Kelly che nella serie interpreta Jerry Horne qui interpreta uno degli scagnozzi di Juana Durango, Sheryl Lee che nella serie interpreta Laura Palmer qui interpreta Glinda la strega buona mentre Jack Nance che in Twin Peaks interpreta Pete Martell qui interpreta OO Spool, è presente poi Harry Dean Stanton che avrebbe partecipato in Fuoco cammina con me il film prequel di Twin Peaks, qui nella parte di Johnnie Farragut, abbiamo poi Isabella Rossellini,al tempo compagna di Lynch, nella parte di Perdita Durango e Willem Dafoe nella parte di Bobby Perù, il quale curiosamente aveva fatto un provino per Velluto Blu per la parte di Frank Booth,ruolo che poi era andato a Dennis Hopper;all’uscita il film scatenò molte polemiche a causa della violenza eccessiva del film, del resto una caratteristica di Gifford è proprio la violenza disturbante,è questa una delle differenze con Tarantino, Tarantino non è troppo disturbante poiché ha un approccio scherzoso che annulla la violenza,quello di Gifford anche se ironico rimane disturbante, si prenda ad esempio la scena in cui Sailor uccide per autodifesa quello che la madre di Lula aveva inviato per ucciderlo, Sailor lo pesta a morte e in modo così violento che si può vedere il cervello, il tutto con musica metal di sottofondo; anche se vinse la Palma d’oro a Cannes il film era disprezzato dalla critica e a Cannes il film venne addirittura fischiato, solo dopo venne ampiamente rivalutato, lo stesso Barry Gifford disse che molti speravano che lui odiasse il film e che pensasse che avesse tradito il libro, invece a lui non solo piacque ma dopo avrebbe collaborato con Lynch per l’opera televisiva Hotel Room e avrebbe collaborato alla sceneggiatura di Lost Highway il cui titolo era tratto da un passaggio del libro di Gifford stesso intitolato Night People e che aveva ispirato Lynch, parlando di stile si può dire che nel film sono presenti elementi e caratteristiche che dopo sarebbero ritornati in Lost Highway, quasi a sottolineare la presenza di Barry Gifford nella sceneggiatura di quel film, oppure presenti in quel periodo, come il fuoco che in Twin Peaks e presente in tante forme fra la famosa frase “Fuoco cammina con me” che diverrà anche il titolo del prequel, il quale è sinonimo dell’inferno e della distruzione,in questo film sono presenti molte scene in cui ci sono inquadrature di fiamme che si accendono e di incendi, tipo inquadrature di fiammiferi o sigarette, questo tipo inquadratura ritornerà in Lost Highway all’inizio del film in cui il protagonista, interpretato da Bill Pullman, viene inquadrato con lui che fuma nervosamente una sigaretta e l’inquadratura ricorda proprio quelle in Cuore selvaggio, c’è poi la scena dell’inquadratura della strada che “scorre” che verrà anch’essa riutilizzata proprio in Lost Highway anche se in quel caso è un’inquadratura notturna mentre questa è di giorno,nello stesso film ritroviamo anche l’utilizzo di musica metal;continuando il discorso sullo stile bisogna dire che lo stile di Lynch, similmente a Velluto Blu, è di stampo postmoderno, egli rilegge e riprende temi di vecchi film, se col precedente film riprendeva i temi dei vecchi film noir,in qui riprende quello dei road movie e di amanti in fuga come Gangster Story (Bonnie and Clyde) e La rabbia giovane (Badlands), inoltre nel postmoderno non c’è differenza fra cinema di serie a e cinema di serie b, così Lynch che è famoso per essere un regista sperimentale con questo film entrava nel genere pulp e B-movie, diventando più accessibile, più in generale si può dire che in quel periodo Lynch in generale lo era, con Velluto Blu e la serie TV I segreti di Twin Peaks,Cuore selvaggio rappresenta una sorta di trittico in cui il cinema sperimentale e d’autore si fondeva col cinema mainstream,il che mi fece tornare in mente il saggio dello scrittore David Foster Wallace intitolato David Lynch keeps his head, tradotto in italiano con David Lynch non perde la testa, in cui Foster affermava che il cinema di Quentin Tarantino é in debito col cinema di David Lynch e che Tarantino non ha fatto altro che emulare Lynch, mi è capitato di leggere uno stralcio interessante su un sito che parlava di ciò:”Tarantino ha fatto con (…) Lynch quello che Pat Boone ha fatto con Little Richard e Fats Domino: ha trovato (piuttosto ingegnosamente) un modo di prendere quello che c’è di caratteristico, ruvido e minaccioso nel suo lavoro e l’ha omogeneizzato, sbattuto fino a farlo diventare liscio, piacevole e igienico a sufficienza per il consumo di massa”. Il che è in un certo senso ciò che ha fatto Lynch stesso con questo film,il che mi riporta in mente una cosa che avrva letto una volta su un sito che aveva definito Cuore selvaggio come un film tarantiniano prima di Tarantino, ed è vero dato che in questo troviamo proprio tanti elementi tipici del suo cinema,non solo per il pulp, una cosa simile si poteva trovare anche in Velluto Blu;il film di Lynch non ha però influenzato solo Tarantino ma anche altri film successivi, in primis Assassini nati – Natural Born Killers del 1994 di Oliver Stone, il quale porta agli eccessi il tono disturbato e allucinante nonché i temi del film di Lynch mischiandolo con elementi di critica sociale tipici di Stone, dopo gli assassini nati c’è stato un film che ne riprendeva stile e temi intitolato uscito l’anno successivo, il 1995: (The) Doom Generation da parte di Gregg Araki un regista di ispirazione lynchiana, declinati in chiave teen movie, qualche anno dopo nel 1997 È stato adattato anche un altro romanzo di Barry Gifford,seguito proprio di Cuore selvaggio anche se alla fine è più uno spin-off: Perdita Durango di Alex de la Iglesia, uno dei miei film preferiti e che ho visto prima del film di Lynch, piuttosto sottovalutato poiché come dicevo prima e stato considerato come un imitazione di Tarantino, nello stesso anno in Francia usciva anche Dobermann con Vincent Cassel e Monica Bellucci che riprendeva sempre questi temi e questo stile,come si vede se non ci fosse stato Cuore selvaggio questi film non ci sarebbero stati;
SPOILER, adesso parleró del finale di questo film e anche di quello di Velluto Blu,Cuore selvaggio ha la particolarità di essere l’unico film di Lynch che ha un finale ottimista,per molti il finale ottimista per eccellenza è quello di Velluto Blu, molti però hanno visto in esso un finale ironico e fintamente ottimista,in particolar modo il film, secondo talune interpretazioni, viene considerato alla stregua di una parodia degli anni ’50 e non come una nostalgia di quel periodo, in quest’altro film invece sarebbe autentico non tanto perché Lynch abbia negato che sia ironico ma perché il romanzo finiva male, lì Sailor se ne andava e lasciava Lula e suo figlio,qui invece se ne va ma dopo una visione di Glinda la strega buona, ritornava da loro,a Lynch non piaceva il finale del romanzo cosi aveva deciso di cambiarlo, se lo ha fatto vuol dire che il finale è davvero felice e non finto; FINE SPOILER
Cuore selvaggio è così un film profondo,particolare e anche se molti fan di Lynch non lo amano poiché e troppo differente dal solito,non ha nulla da invidiare ad altri capolavori.
RECENSIONE DI GIUSEPPELYNCH